(immagine dal web)
La frase è tratta dal libro “0532 prefisso del blues” di Diego Trentini
“(rapsodia di una provincia) ATTO I Il libro, una sorta di poema in rima sciolta e verso libero, intende raccontare l’atmosfera, il mood generale del periodo 1975-1995, momento storico che ha segnato interiormente ed esteriormente la (chiedo venia) generazione X. Nella convinzione che una sorta di ironico e onirico determinismo storico-mediatico abbia plasmato le menti e il modo di essere dei quarantenni di oggi. Per far ciò si è usato il pretesto dell’autobiografia (smemorata) e della sociologia di un limes urbano.”
(la presentazione è tratta dal link che trovate qua sotto…andate a dare una sbirciatina al libro, l’ho appena comprato, e ne sono affascinata! http://reader.ilmiolibro.kataweb.it/v/1062574/0532_prefisso_del_blues#!%22 )
Personalmente, trovo questa metafora di una bellezza immensa…
Una sorta di sintesi ermetica della favola del brutto anatroccolo, per tutti quelli che, come capita spesso a me, non si sentono mai nè giusti, nè al momento giusto, nè nel posto giusto…da tutta una vita…