Non credo al destino o al fato come motivazione autoreferenziata delle cose che accadono nella nostra vita. Trovo anzi che affidarsi al fato e ad un qualcosa di già determinato dall’alto, al di sopra della nostra volontà, sia spesso un atto codardo che allontana da noi la responsabilità delle proprie azioni.
Credo piuttosto che ogni cosa di ogni nostro giorno sia frutto di scelte e di una logica catena a cascata di causa-effetto.
Accade però a volte, in strani pomeriggi di un inverno entrato anche nelle ossa, come non accadeva da tempo, che notizie arrivino da lontano, o forse da troppo vicino, a squarciare il cielo come una tempesta furiosa.
E allora forse il fato, il caso, il destino, comunque si voglia chiamarlo, esiste davvero, feroce, crudele, al solo scopo di mettere alla prova la resistenza emotiva delle persone.
E non è per quello che in termini di affetto, vicinanza, crescita personale io andrò a perdere, ma per la persona sulla quale si è abbattuto con la sua spada di Damocle, che una batosta del genere proprio non se la merita, non così grande, non adesso.
Non possiede il senso della misura quel beffardo despota del fato.
E va bene tutto, che si deve fare, siamo in ballo e si dovrà ballare…ma bastava anche meno…decisamente anche meno.
Sei proprio stronzo quando ti ci metti, destino, fato, caso, o in quale maledetto altro modo tu possa chiamarti.
Mi hai completamente dismessa povera me ma abbiamo entrambe io in qualche post precedente prima di te dialogato sul fato.
Sherabientot
"Mi piace"Piace a 1 persona
Quando la smetteremo di chiamare l’inconscio “destino”, avremo tutti il terzo occhio aperto. Per ora siamo ciechi e quindi ci affidiamo al fato.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il caso non esiste, lo sceneggiatore sì. Detto ciò mi spiace perché so che lo sceneggiatore accanito è bestia dura da gestire.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il fato è un figlio di zoccola (no, non sono io la mamma)
"Mi piace"Piace a 1 persona